2008 maggio: Roma – Pratica di Mare – L’Aquila

La gita 2008 ha fatto scalo a:

  • Roma: Palazzo dell’Aeronautica, Vittoriano, Museo Centrale del Risorgimento, Santa Maria in Aracoeli
  • Pratica di Mare
  • L’Aquila, Palazzo de Marchis

Decisamente preponderanti gli aspetti legati all’aeronautica nella gita del 12 e 13 maggio 2008 a Roma. A un primo momento della visita, il palazzo dell’Aeronautica, il presente e il passato storico, è seguita la visita a quello che è il presente e il futuro dell’Aeronautica Militare: il Reparto Sperimentale Volo a Pratica di Mare; al centro quegli uomini in divisa che in un continuum di attività hanno operato e operano in campo militare e sempre più spesso in quello civile in aiuto a cittadini e a popolazioni in difficoltà.

Partenza alle 7 dal Piazzale della Vittoria a bordo di un pullman che, per l’elegante design, non è difficile definire di stile e gusto aeronautico, tanto per restare in tema.

Oltre ai soci del gruppo, avevamo con noi anche due ospiti: il nostro concittadino dott. Guido Carloni e il comandante Antonio Marsili, sciabola d’onore del corso Orione II (lo stesso corso del nostro socio storico, il Gen. Armante Massacesi).

Sosta a metà strada e a mezzogiorno arriviamo alla Casa dell’Aviatore, il circolo ufficiali dell’Aeronautica Militare dove normalmente pranzano autorità, alti ufficiali e ospiti di rango (e proprio per questo era stato chiesto agli uomini del gruppo di indossare vestito con giacca e cravatta).

Ottimo pranzo e poi partenza per il vicino Palazzo dell’Aeronautica, l’imponente costruzione nello stile degli anni ’30 voluta da Italo Balbo, con un cortese Maggiore che ci ha fatto da guida prima nella parte esterna, poi all’interno dell’edificio, in cui tutto è gigantesco, maestoso ma nel contempo semplice: sale, open space, corridoi, scale; inoltre, non esistono tappeti, che sono stati sostituiti da splendidi pavimenti in parquet. Imponente lo scalone d’onore, arricchito dell’opera del pittore futurista Giacomo Balla, il quale dipinse nel 1931 “Celeste metallico aeroplano” (per celebrare Balbo e i trasvolatori atlantici) proprio in onore dell’avanguardia italiana.

E non poteva mancare la sala dedicata alla Madonna di Loreto, che occupa la parte centrale del piano nobile, al cui interno si nota il dipinto ovale della “Traslazione della Santa Casa”, opera di Carlo Marotta e una targa in bronzo con incisa la versione originale della “Preghiera degli Aviatori” di Vittorio Malpassuti, che sarà modificata dopo la 2ª guerra mondiale assumendo il titolo di “Preghiera dell’Aviatore” e tuttora in uso. Ringraziamo il Maggiore che ci ha accompagnato e gli affidiamo un crest per il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, in quel momento fuori sede.

Di nuovo sul pullman direzione “Il Vittoriano”, sulla cui sommità è di prammatica una sosta per vedere Roma dall’alto: abbiamo davanti agli occhi un po’ tutta la storia della città che dominò il mondo, con i mille reperti, le guglie, le cupole e i campanili.

A seguire visita al vicinissimo museo Centrale del Risorgimento che dalla nascita, nel 1935, ha il compito istituzionale di “raccogliere, preparare e ordinare i documenti, i libri e tutte le altre memorie che interessano la storia del Risorgimento italiano e di prepararne e facilitarne lo studio”, anche grazie ai numerosi archivi e fondi.

E non poteva mancare una visita alla vicinissima, splendida chiesa di Santa Maria in Aracoeli, sulla cima più alta del Campidoglio.

Ritorno per la cena alla Casa dell’Aviatore con un siparietto davvero inaspettato e per certi versi emozionante: c’è chi, come il comandante De Marchis, incontra il Gen. Proietti, suo compagno di corso; ci sono il col Agresta dell’Associazione Arma Aeronautica di Roma e il direttore della struttura Col. Gianni Spaziani, che mette in comunicazione il nostro presidente, Maresciallo Italo Rossini, con il Generale Franco Pisano: non due aviatori qualunque, ma due uomini che hanno contribuito a fare la storia dell’Aeronautica Militare. Italo Rossini è stato Infatti il fanalino (tigre 15) degli pattuglia acrobatica delle ‘Tigri Bianche” negli anni 1955-56, mentre l’allora Capitano Franco Pisano era gregario destro, ma destinato a scalare le gerarchie fino a diventare Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare. La giornata si conclude con la cena, con la consegna del crest al Col. Spaziani e con l’immancabile “GHEREGHEGHEZ” lanciato da Italo.

Chi ha scelto le camere singole dormirà nel palazzo dell’Aeronautica, mentre le doppie si trovano in una vicina dependance.

L’indomani visita al Reparto Sperimentale di Volo a Pratica di Mare, dove siamo stati seguiti da personale molto cordiale e disponibile a rispondere alle nostre numerose domande. Forse per onorarne la presenza, ci è stato permesso di salire sul C-27J Spartan appartenente alla stessa 46ª Aerobrigata di Pisa nella quale, in altri tempi e con il C-119, volava il nostro socio comandante Alberto De Marchis.

Ultimo appuntamento di carattere aeronautico la visita al Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica, che è l’articolazione del servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare che fornisce informazioni meteo e sul clima alla protezione civile e a tutte quelle realtà che se ne servono per le loro attività; studia inoltre gli effetti futuri dei cambiamenti climatici. E anche qui i militari si sono dimostrati, oltre che ovviamente ben preparati ed efficienti, anche molto affabili (tra l’altro è stato possibile assistere al lancio di un pallone meteorologico).

Pranzo alla mensa dell’aeroporto e alle 14.45 partenza per il ritorno con sosta all’Aquila dove siamo ospiti della “magione avita” del comandante Alberto De Marchis, il Palazzo De Marchis già Simeonibus del XVI-XVIII secolo. E fa bella mostra di sé, nel cortile interno, anche la Panda blu (subito riconosciuta dalla moglie del Generale Gasparetti in quanto fu proprio lei a venderla al comandante De Marchis). Vi è inoltre una vera chicca per i nostri appassionati di motociclismo: un sidecar storico, che ha catturato l’attenzione degli esperti. Quindi sontuoso rinfresco per tutti con saporiti bocconcini di specialità aquilane e poi visita del palazzo (dove è conservata anche la culla storica della famiglia, che quindi ha ospitato anche il nostro Alberto) e foto di rito del <Signorotto Don Alberto> con le donzelle della gita che magari, su quelle poltrone e su quei cuscini, rimembravano lontani amori e quella beata gioventù che il cor rallegra. Stavolta è proprio l’ultima sosta… si riprende l’aeropullman e si va verso Senigallia.

Foto di gruppo al Palazzo dell’Aeronautica
Foto di gruppo con l’Eurofighter Typhoon
Foto di Gruppo con il C27J
Tradizionale scambio dei crest
Il nostro storico presidente in colloquio telefonico con il Gen. Franco Pisano
Il Comandante De Marchis nella sua casa a L’Aquila