La gita che si è svolta dal 2 al 4 maggio ha fatto scalo a:
– Villa Adriana di Tivoli
– Cimitero Polacco di Montecassino
– Abbazia di Montecassino
– Isola del Liri
– Abbazia di Casamari
– Cimitero Militare Germanico di Cassino
– Sacrario Militare di Mignano-Montelungo
– Aeroporto di Frosinone con visita al 72° Stormo
Dopo due anni di sosta forzata a causa della pandemia, si è finalmente svolta la gita sociale del gruppo “Aviatori Senigalliesi”.
Partenza da Senigallia con un comodissimo autobus con destinazione Villa Adriana a Tivoli. Ma prima, vista l’ora e per rafforzare spirito e corpo, ci siamo concessi un pranzo all’aperto, sotto un bel pergolato e con piatti che hanno superato perfino le aspettative dei più esigenti. Per la visita a Villa Adriana siamo stati seguiti da una guida davvero preparata che ci ha illustrato molti particolari sconosciuti anche per coloro che avevano visitato il sito in precedenza. Un improvviso e violento temporale non ci ha condizionato più di tanto, poiché in quei momenti stavamo visitando uno dei gioielli della villa: il ricchissimo museo dove sono conservate le statue, le sculture e i cimeli più preziosi.
Al termine della visita, partenza per Cassino, per l’hotel in cui avevamo prenotato le due notti di soggiorno. Eccellente la qualità della struttura situata in posizione strategica, con una vista perfetta dell’imponente montagna su cui si svetta la sagoma dell’Abbazia di Cassino.
Dopo cena ci è stato consentito di fruire della sala di proiezione; dove un nostro socio ci ha allietato con immagini stupende dei suoi viaggi, in particolare della traversata atlantica che ha compiuto con un gruppo di altre barche a vela nell’inverno appena trascorso.
L’indomani partenza alla volta del Cimitero Polacco di Montecassino dove abbiamo avuto la possibilità di omaggiare, nella cornice suggestiva del memoriale in cui riposano oltre 1000 caduti, la tomba del generale Anders, l’uomo che con i suoi soldati polacchi contribuì grandemente alla liberazione della nostra città in quella tormentata estate del ’44.
Pochi minuti e giungiamo all’Abbazia di Montecassino dove, nella splendida cornice del chiostro bramantesco del Paradiso, ci attende l’Abate Donato Ogliari, che ci saluta e si intrattiene brevemente con noi. Una guida molto esperta ci ha poi accompagnato nella visita del complesso, soffermandosi sui mosaici perfettamente conservati che raccontano la vita di San Benedetto e di sua sorella Santa Scolastica. Passando per il secondo chiostro, abbiamo percorso la grande scalinata che porta all’interno della Basilica. Ovviamente non ci siamo fatti sfuggire la visita al museo per ammirare tesori inestimabili, da quelli archeologici risalenti ai periodi degli scavi, a quelli medievali, che raccontano frammenti della storia dell’abbazia, oltre a miniature, stampe, dipinti, paramenti sacri e la sala dedicata alla “Natività” di Botticelli.
Partenza quindi per Isola del Liri che ci ha accolto con la sua stupenda cascata, insolita per la posizione e ricca di una rigogliosa vegetazione acquatica.
Ultima meta della giornata, il Cimitero Germanico di Cassino. È un cimitero diverso da tutti gli altri. I gradoni concentrici delle tombe sono separati tra loro da un muretto piuttosto alto e ogni tanto si trova una piccola scala che consente l’ascesa al girone superiore o la discesa nel settore sottostante. I campi di sepoltura sono terrazzati e di forma ellittica. Le sensazioni durante la visita di questo sacrario sono state molto forti per tutti i partecipanti. Ci si è trovati in una situazione paesaggistica e architettonica completamente differente rispetto ad altri cimiteri di guerra, a partire dall’ingresso, con il gruppo bronzeo “Afflizione e conforto” che richiama, con severità, il tema del lutto e del dolore. Come sempre si evidenzia la nota estremamente dolente della giovanissima età dei soldati, perché l’occhio cade, inevitabilmente, sulle date di nascita.
Rapidissimo rientro in hotel per la cena e poi, per chi ha voluto tirar tardi, la seconda serata di proiezioni video sempre a cura del nostro socio “viaggiatore”.
La terza giornata prevede la visita al 72° Stormo dell’Aeronautica Militare a Frosinone, non prima però di una digressione verso il Sacrario di Mignano Montelungo dove sono sepolte le spoglie di oltre 1500 italiani caduti nelle battaglie di Montelungo e Cassino durante la seconda guerra mondiale.
In meno di un’ora arriviamo a Frosinone. All’ingresso dell’aeroporto troviamo ad attenderci il Comandante del 72° Stormo Colonnello Marco Boveri e una folta delegazione di rappresentanti della locale Associazione Arma Aeronautica. Questo episodio rende ancora più evidente la disponibilità dell’Aeronautica Militare che ci accoglie sempre, come da antica tradizione, con molto riguardo.
Dopo i primi saluti e le rapide presentazioni,ci schieriamo per la foto ufficiale davanti al Gate Guardian del 72° Stormo, con sullo sfondo l’elicottero Breda-Nardi TH-500B in dotazione al reparto.
La visita inizia con il consueto briefing, tenuto personalmente dal Comandante che è prodigo di notizie ed informazioni e ci fa notare che gli assetti in dotazione allo stormo hanno una grande versatilità. Lo Stormo partecipa all’attività operativa delle forze armate e, su richiesta, è in grado di offrire il suo concorso alle operazioni di protezione civile e soccorso e recupero; ha inoltre il compito di formare e addestrare, fino al conseguimento del brevetto di pilota di elicottero, personale dell’Aeronautica Militare, dell’Esercito Italiano, di Carabinieri e Guardia di Finanza, dei vari Corpi dello Stato e di numerosi paesi stranieri.
Durante la visita il responsabile dell’Associazione Arma Aeronautica ci illustra l’organizzazione della base e tutti gli aeromobili presenti; visitiamo la grande sala museale del reparto e assistiamo alla preparazione di un volo che decollerà entro pochi minuti. Al momento del pranzo il Comandante Boveri è presente e, con grande signorilità, attende fino all’arrivo di tutti i partecipanti. Abbiamo trascorso alcune ore in un ambiente che ha dimostrato grande attenzione nei nostri confronti, e il tempo è davvero volato. Si parte quindi per il ritorno e si comincia già a parlare di quale potrà essere la meta della gita del prossimo anno, e queste chiacchiere ci accompagnano fino all’arrivo a Senigallia, in perfetto orario sulla tabella di marcia.


