2006 maggio: Trento e Rovereto
La gita 2006 ha fatto tappa a:
- Trento Aeroporto con visita al museo Caproni
- Trento: Castello del Buonconsiglio
- Rovereto: Museo Storico della Guerra, MART, campana della Pace
Davvero esaustiva la gita del 20 e 21 maggio 2006 per i tanti temi che ha toccato: ovviamente a partire da quello aeronautico, per continuare con quello storico legato in particolare alla prima guerra mondiale, per terminare (e poteva mancare!!!) con quello enogastronomico.
Partenza alle ore 6.30 dal piazzale della Chiesa del Portone, direzione Trento con tradizionale, breve (ma mica tanto) sosta in autogrill.
Primo appuntamento all’aeroporto “Mattarello” di Trento, situato in una bella zona pianeggiante con ai lati splendide montagne. Ci dà il benvenuto un F-104 che fa da gate guardian.
Il Museo dell’Aeronautica “Gianni Caproni” espone un’importante collezione di aerei storici e di materiali legati alla storia e al progresso dell’aviazione. Tutti gli aerei sono belli e ben tenuti, ma certamente il più visibile è il raro Savoia Marchetti S-79 Sparviero, uno dei pochissimi esemplari esistenti. Ovviamente sono numerosi gli aerei prodotti dalla Caproni nelle sue varie fabbriche.
Nostro ospite, e guida nella vasta e moderna struttura, è il comandante Franco Volpi. Trentino doc e figura di spicco nel mondo dell’aviazione, consegui il brevetto nel 1935 nella scuola piloti di Ferrara comandata da Italo Balbo e, nella seconda guerra mondiale, effettuò ben 236 missioni. Alla bella età di 92 anni era ancora titolare di una licenza di volo attiva: non potevamo avere guida migliore.
Dopo un pranzo a base di specialità trentine, abbiamo visitato il Castello del Buon Consiglio di Trento. Quindi trasferimento a Rovereto per la cena e il pernottamento presso l’Hotel “Rovereto”, un tradizionale ed elegante hotel che affaccia proprio all’inizio del centro storico.
Anche a Rovereto abbiamo avuto una guida d’eccezione: Anna, una simpaticissima senigalliese, insegnante e artista di buona fama, che da anni vive in questa città e che, con la sua verve e il suo modo di parlare (una via di mezzo tra senigalliese e roveretano), ci ha tenuto compagnia fornendoci informazioni preziose per rendere più gradevole la visita.
Il giorno successivo siamo andati al Museo Storico Italiano della Guerra, ospitato nel castello. Si tratta di uno dei più importanti musei storici italiani, con una ricchissima dotazione di armi, divise, documenti, strumenti e, particolarmente, reperti della prima guerra mondiale che nei dintorni di Rovereto è stata combattuta con grande accanimento.
E per finire visita alla Campana della Pace, fusa con il bronzo dei cannoni delle nazioni che hanno partecipato alla grande guerra e battezzata con il nome di Maria Dolens; è situata nei pressi del Sacrario di Castel Dante che conserva le spoglie di 20.000 caduti.
Per questioni logistiche è stato effettuato un cambio di programma, per cui non si è pranzato a Rovereto, ma al ristorante “Alla Corte” di Peri, sulla strada per Verona; pranzo luculliano che ovviamente necessitava di qualcosa di gradevole per favorire la digestione. Nessun problema: come stabilito dopo l’aggiornamento del programma, era prevista una ben piacevole sosta all’Azienda Agricola Prebenda dove, in una sala degustazione, sono stati assaggiati i vini della casa, molto graditi. Considerati quei cartoni che viaggiavano in direzione del pullman, è facile immaginare che nei giorni successivi hanno sicuramente allietato le tavole di alcuni dei nostri soci,
A quel punto abbiamo ripreso la strada del ritorno con sosta di prammatica in autogrill e rientro all’orario previsto a Senigallia.



