2011 maggio: Piana delle Orme e Vigna di Valle

La due giorni ha consentito di visitare:

  • il museo di Piana delle Orme in provincia di Latina
  • il museo di Vigna di Valle sul Lago di Bracciano

Due giorni di gita molto interessanti in quanto si è puntato su due eccellenze museali: il museo di Piana delle Orme, a pochi chilometri da Latina, e quello dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle.

Viaggio tranquillo verso il primo museo anche se alla fine abbiamo un po’ faticato a individuarlo, in quanto non è ben indicato e con pochi punti di riferimento, dato il particolare reticolato delle strade delle zone della bonifica dell’agro pontino.

Vista l’ora, abbiamo pensato bene di rifocillarci nel ristorante del museo. Cibi genuini e cucinati magnificamente, come si faceva una volta, del buon vino locale e, prima dell’inizio della visita, è passato un bel po’ di tempo: ce n’è voluto, per far alzare tutti, ma alla fine anche i più riottosi hanno compreso che eravamo andati a Piana delle Orme per il museo e non per fare una piacevole scampagnata a carattere gastronomico.

Fin dall’arrivo ci rendiamo conto delle grandi dimensioni della struttura. Si tratta di 16 padiglioni del tipo di quelli usati per l’allevamento dei polli (bassi, ma molto lunghi e larghi), 8 per parte rispetto a un’area centrale.

Ogni padiglione offre un aspetto particolare con attraenti allestimenti scenografici.

Nei padiglioni di sinistra c’è una ricchissima collezione di giocattoli d’epoca; il percorso si snoda poi lungo un itinerario, ben indicato e commentato da apprezzate didascalie, che tratta la bonifica delle paludi pontine sia dal punto di vista tecnico sia per quanto riguarda la grama vita delle popolazioni che in quei luoghi vivevano o lavoravano. Numerosi sono i mezzi agricoli e non che si incontra lungo il percorso.

Nei padiglioni di destra, dedicati alla seconda guerra mondiale; è rappresentata una enorme quantità di mezzi e strumenti legati ai fatti della seconda guerra mondiale, che in quei luoghi si svolsero, fatti d’arme di grande importanza tra i quali la battaglia di Cassino e lo sbarco di Anzio. Molti diorami sono in dimensioni reali e rappresentano sia momenti di guerra sia momenti di vita quotidiana. Una curiosità: nel momento in cui eravamo dentro la ricostruzione di una casa del periodo bellico e mentre la guida parlava, senza farsi vedere ha premuto un pulsante, e in quel in quel momento pavimento e casa hanno cominciato a vibrare e si sono sentiti molti scoppi a noi vicinissimi che simulavano un bombardamento. E a noi, che non abbiamo vissuta la guerra, è servito per capire quanto terribili per i civili, e non solo, fossero i bombardamenti; non ce lo aspettavamo e abbiamo avuto davvero un momento di smarrimento, una sensazione di angoscia che è durata i pochi attimi che sono intercorsi fino al momento in cui ci siamo resi conto che si trattava di una simulazione.

Quello che colpisce è la perfetta ricostruzione di ambienti e di situazioni; si dice che siano esposti circa 60.000 reperti: un patrimonio immenso, dovuto all’intelligenza e alla capacità organizzativa di un privato, il signor Mariano di Pasquale.

Prestigiosa acquisizione del Museo è stata quella del carro armato statunitense M4 Sherman DD anfibio che, per una collisione durante la manovra di sbarco, affondò nel 1943 e fu recuperato il 18 maggio del 2002 a due miglia dalla costa di Paestum  alla profondità di 24 metri; ne esistono solo altri due, uno in Inghilterra e l’altro in Francia.

Abbastanza raro anche il caccia americano Curtiss P 40L-15-CU Warhawk. Il 31 gennaio del 1944, a causa di un guasto al motore, fu costretto ad ammarare nelle acque del lido di Latina, dove è stato individuato su un fondale di circa 10 metri, a poca distanza dalla spiaggia, recuperato e affidato al museo.

Sono esposti, all’aperto, anche due aerei ormai storici, non più in uso, che hanno avuto un ruolo determinante nella nostra aeronautica: un C-119 e un F-104 Starfighter, nucleo iniziale di una sezione ormai (2021) allestita con un buon numero di velivoli.

Cena, pernottamento, prima colazione all’hotel Miramare al Lido di Latina; una bella struttura, ma circondato dal nulla: alberghi e palazzi che forse prenderanno vita solo in estate. Guardo la lunghissima spiaggia e penso: se la nostra è la spiaggia di velluto un motivo dovrà pur esserci!

L’indomani partenza per Vigna di Valle, dove arriviamo dopo un paio d’ore. Siamo accolti da un ufficiale che ci conduce nei vari padiglioni dove possiamo vedere da vicino tutte le meraviglie della nostra storia aeronautica, con Benito, che su alcuni di quegli aerei  ha lavorato, che si sottopone a un fuoco di fila di domande.

Pranzo veloce alla mensa e poi immersi di nuovo nei siti espositivi; passiamo da un aereo all’altro con calma, osservandoli meravigliati anche perché sappiamo che alcuni dei nostri predecessori, su quelle macchine, hanno volato e combattuto. Spazi immensi, tanta luce, ordine, pulizia, disponibilità del personale: una visita che ci resterà impressa a lungo e poi… poi con quei ricordi negli occhi e nella mente si riparte per casa.