2015 maggio: Castel del Monte, Lecce, Galatina, Martina Franca e Gioia del Colle

La consueta gita del 2015 ha toccato le seguenti località:

  • Castel del Monte
  • Lecce
  • Galatina – ospiti del 61° stormo
  • Martina Franca
  • Gioia del Colle – ospiti del 36° Stormo

E, quasi puntuali come al solito, si parte; la nostra autista Silvia apre la porta e c’è la consueta corsa (magari non proprio una corsa vista l’età media dei partecipanti) per accaparrarsi i primi posti. Viaggio tranquillo e arrivo in zona Castel del Monte, con pranzo nella vicinissima “Taverna Sforza”: cibo e vini ottimi e proprietari che ci offrono gratuitamente alcuni assaggi di prodotti locali. Non è stata impresa facile far alzare dai tavoli parecchi soci, ma quasi tutti sono riusciti a sollevarsi, anche se con fatica, e a visitare il castello, ricco di storia di tradizioni e di leggende. Nel tardo pomeriggio arriviamo a Lecce, ospiti di un hotel in centro. Il parcheggio del pullman è lontano ma Silvia, sempre previdente, ritornerà in hotel con la bicicletta “in dotazione” al pullman. Quasi tutti fanno una passeggiata per vedere il vicino centro e poi tutti a cena, dove nostro gradito ospite è l’allora capitano Gianpaolo Pantaloni, figlio del nostro socio Benito, che il giorno successivo ritroveremo nella visita all’aeroporto di Galatina, pronto a partire per Grosseto con il nuovissimo addestratore M-346. Visitiamo le strutture della base, dedicata all’addestramento, con particolare attenzione alla zona dei simulatori, uno dei quali recentissimo e di ultima generazione. Molto disponibili i nostri accompagnatori, che permettono ad alcuni di noi di usare un simulatore iniziale. Una curiosità: tra gli altri aerei presenti in un hangar, abbiamo individuato un vecchio addestratore Fiat G-59 di altri tempi, proprio il tipo di aereo sul quale aveva volato un nostro socio, che in quel momento avrà probabilmente ricordato i primi momenti della sua attività di pilota militare.Lauto pranzo in aeroporto e partenza per Gioia del Colle; un lungo percorso tra le zone più belle della Puglia con sosta per un buon gelato a Martina Franca e poi la bellissima Alberobello. Mi piace ricordare un aspetto insolito di quelle strade; fino oltre Martina Franca quasi mai appariva nei cartelli stradali il nome di Alberobello: che non sia una forma di campanilismo tra paesi del tarantino (Martina Franca) e del barese (Alberobello)? In zona Locorotondo ci fermiamo per un assaggio di prodotti tipici da un produttore di specialità locali: abbuffata di assaggi e gran quantità di prodotti ordinati, da ritirare il giorno successivo.

Nel tardo pomeriggio arriviamo a Gioia del Colle dove avevamo prenotato cena e pernottamento all’hotel Svevo. Ci incuriosisce il gran numero di patch, targhe, medaglie, trofei crest un po’ di tutte le nazioni della NATO. Ci informiamo dal portiere che ci conferma che l’hotel ospita spesso equipaggi di aerei militari che operano periodicamente nel vicino aeroporto, che l’indomani sarà la nostra metà. Puntuali, alle 9.30 siamo accolti gentilmente da un sottufficiale che ci accompagna nella visita alle strutture della base, fino ad arrivare in un hangar dove un pilota ci mostra, con grande disponibilità, un Eurofighter, descrivendone le caratteristiche e le capacità operative. L’aeroporto “Antonio Ramirez” nacque nel 1916 ed è stato sempre operativo. Non è male ricordare due aspetti e legati a questa struttura. In epoca di guerra fredda fu sede di comando e controllo della 36ª Brigata aerea interdizione strategica dotata, in siti vicini, di missili Jupiter con testate nucleari. Il 36° Stormo fu anche l’unico reparto ad operare, dal 1995 al 2000, con il Tornado ADV. L’aeroporto è anche sede dell’ 84° Centro SAR; un pilota di HH-139A ci raccontò, con grande semplicità espositiva, Il drammatico momento in cui pochi mesi prima dovette operare, anche con l’uso del verricello, per salvare i passeggeri del traghetto Norman Atlantic, completamente avvolto da fiamme e fumo

Sia nell’aeroporto di Galatina sia in quello di Gioia del Colle abbiamo potuto vedere numerosi aerei ormai fuori uso, ma ben conservati, che si trovano sparsi nelle zone non operative e che ricordano la storia di reparti che in questi basi hanno operato. Ottimo pranzo in mensa e poi via, verso casa, senza ovviamente dimenticare una sosta a Locorotondo per recuperare le squisitezze alimentari che avevamo precedentemente ordinato.