LA TRADIZIONE DELLE GITE SOCIALI

Non c’è una precisa origine, una data certa circa le gite sociali degli Aviatori Senigalliesi.

E’ certo però che negli anni siano divenute una consuetudine forte, sentita e molto richiesta dai soci che trovano, in questa occasione primaverile, un forte interesse ed un piacevole momento di aggregazione.

Oramai da vent’anni l’appuntamento è nella prima decade di maggio, talvolta nella seconda. Lo standard è di 2 giorni, ma molto spesso raggiunge i 3. Non è mancata però anche l’esperienza di 5 giorni, quando la meta più lontana richiedeva una visita maggiormente impegnativa.

Fu della metà degli anni sessanta la prima visita, con l’unico irripetibile esperimento di raggiungere l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Un consistente drappello di oltre trenta giovani studenti di Senigallia, con un gruppetto di soci storici, si imbarcò su apposito volo: due Dakota DC 3 messi a disposizione dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica per raggiungere l’aeroporto di Capodichino partendo da Falconara, dove sarebbero poi rientrati la sera.

Ricordiamo anche la visita alla portaerei alla fonda nel porto di Napoli o il viaggio a Brescia, al 5° Stormo di Ghedi, durante il periodo di comando dell’allora colonnello Armante Massacesi, nostro indimenticabile concittadino ed attivissimo socio.

Le visite sono sempre associate a momenti culturali,  artistici o ambientali; basti pensare alla visita al Giardino Sigurtà, a Valeggio del Mincio.

Vanno senz’altro ricordate poi quelle “incursioni” organizzate, quasi sempre estemporaneamente, da un gruppo di attivisti, come quando si andò a Rimini per volare con l’elicottero Agusta Sikorsky HH3F  pilotato dai nostri concittadini e soci Bruno Gasparetti e Francesco Bettini.

C’è stata anche la stagione di una sequela di visite lampo, di veri blitz. Talvolta solo con una o due auto e con equipaggi messi assieme all’ultimo momento. Spostamenti anche di centinaia di chilometri in un sol giorno. Viaggi lampo per partecipare ad una manifestazione, per provare un velivolo, per visitare un hangar, un campo di volo o solo per partecipare ad una dimostrazione o a un convegno.

Comunque sempre verso posti davvero unici, laddove si trovavano ogni volta un nuovo amico, un velivolo mai visto, un sodalizio con gente dalle passioni simili alle nostre. Così andammo da Pordenone a Salerno dove c’era sempre il nuovo modello da provare, un vecchio esemplare storico restaurato, qualcosa da imitare, da copiare per dare sostanza alla nostra passione del volo.  Tutto ciò è avvenuto in particolare nei dieci anni  durante i quali ha pienamente operato “Senigallia Volo Sportivo”. Essendo questa una realtà associativa molto snella, anche con soci più giovani, questo tipo di organizzazione alla “garibaldina” incontrava molti meno ostacoli.

Sarò nostro compito recuperare la documentazione anche di queste scorribande affinché dal ricordo si possa intuire lo spirito che le ha animate. Di fatto sono state la ragione di qualche piccolo risultato raggiunto e riportato nella nostra Senigallia.

Per la gioia di chi la passione del volo l’ha sentita e la  sente sempre limpida e forte.